Si avvicinò
e,
alla sua destra,
il lungo tremore di un’ombra inquieta.
Spastica,
su un rossetto sconfinato,
si grattava la pelle e le braccia,
in pose da troia.
A ogni rinvio di sangue
leccava e succhiava pustole,
sconfinando il rossetto.
Spastica.
venerdì 8 febbraio 2008
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1 commento:
uh-oh...potente
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